Dal piazzale dei Prati di Tivo siamo saliti per prati cosparsi di crocus, poi calzati i ramponi abbiamo imboccato il canale a sinistra del Sivitilli, la via del Canalone. A meta` canale abbiamo scelto il ramo sinistro, l`altro ramo ha una strettoia fra roccette affioranti sciisticamente scomoda. Dopo una rapida visita alla croce di vetta ed esserci goduti la spettacolare vista del Corno Grande abbiamo calzato gli sci sulla cresta della prima spalla. Per scendere abbiamo ripercorso l`itinerario di salita. La breve strettoia l'abbiamo superata procedendo a scaletta. Tutto il resto del canale era ben sciabile. Seguendo il canale di valanga siamo arrivati entusiasti a 1550m, a pochi minuti di cammino dal piazzale. Una sciata di 1.000 metri ininterrotti su neve perfetta. Abbiamo fatto un piacevole incontro con degli amici snowbordisti, scesi per il Sivitilli, con cui abbiamo condiviso parte della gita e birretta celebrativa al rientro.
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Il versante SE del Prena offre vari itinerari di discesa in spettacolari canaloni incassati fra guglie e torrioni. Noi abbiamo percorso un canale nella parte destra di questo versante (scendendo). In realta` volevamo percorrere un canale piu` centrale, dritto ed evidente visto dalla cima del Camicia ma l`abbiamo mancato traversando troppo a destra. Dalla strada della Miniera, raggiunta da S.Stefano aggirando la sbarra, si cammina circa un`ora verso la Fornaca, si mettono gli sci a 1850m (non si tolgono piu` fino alla cima). Si prosegue in uno dei canaloni bassi centrali verso NO fino in cresta poco a ovest del Vado di Ferruccio. Si risale sul versante N fino in cima per via normale. Dalla cima si segue brevemente la cresta verso E poi brevemente a S fino ad un colletto che si affaccia sul versante SE. Da qui si scende un breve ripido pendio poi si traversa a destra stando alti sotto cresta fino a quando si apre un evidente pendio/imbuto sulla sinistra. Si scende nell`imbuto fino a una biforcazione, noi abbiamo preso il ramo di sinistra passando un lieve dosso. Il ramo di destra e` stato percorso da un`altra comitiva. I due rami si ricongiungono in basso su pendenze moderate. Piu` in basso ci e` parso conveniente traversare a sinistra per ritornare alla strada della miniera. Bella gita, come le altre di questo versante poco frequentato con varie possibilita` di esplorare, cercare e perdersi. |
AutoreSono nato a Roma, città in cui ho sempre vissuto. Forse per questo, appena ne ho la possibilità, cerco di fuggire per andarmene all'aria aperta a contatto con la natura. In montagna, ma non solo... Categorie
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August 2013
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