Saliamo all'Aiguille du Midi ma non riusciamo nemmeno a scendere sul ghiacciaio sottostante. Usciti dal tunnel ci dobbiamo ritirare a causa dei fulmini che colpiscono le strutture metalliche intorno alla crestina di discesa.
Il giorno dopo va un po meglio e riusciamo a scendere sul ghiacciaio. Ci dirigiamo verso il Tacul per verificare le condizioni della via dei Trois: l'altra normale francese che passa per il Tacul, il Maudit per poi arrivare alla vetta del Bianco. Ma il Tacul è molto pericoloso. I suoi seracchi sono carichi di neve e il rischio di valanghe molto alto. Lo conosco già per esserci salito due anni prima ma le condizioni allora erano decisamente migliori.
Nei giorni successivi il tempo non migliora, ma ci sarebbe una finestra per giovedì 10 luglio. Mercoledì ci spostiamo sul versante italiano, al Rifugio Torino. Il giorno successivo sveglia alle 3.00 e partenza per il Dente del Gigante, una classica via alpina su roccia. Avrei preferito il ghiaccio del Bianco, ma anche salire il Dente del Gigante è una bella opportunità.
Ci inerpichiamo sulla Gengiva del Dente senza problemi, ma l'attacco della via è piuttosto difficile, soprattutto per la forte esposizione. Comunque riusciamo a passare soprattutto grazie a Giampiero che attacca per primo. La via non è particolarmente difficile ma la discesa in corda doppia è stata piuttosto adrenalinica!